Giulio Maceroni, musicista comasco, è finito al centro dell’attenzione l’anno scorso per aver suonato l’inno nazionale italiano con la sua chitarra a forma di casco sulla griglia di partenza della MotoGP a Misano. Di recente ha fatto visita allo Stadio Sinigaglia, per assistere alla partita del Como contro il Lecco, dove ha avuto modo di raccontarci della sua vita da musicista e del suo amore per lo sport.
“La musica è la mia vita”, afferma Maceroni. “Lavorare sia nella musica che nello sport è il sogno della mia vita, quindi essere stato invitato ad esibirmi in un contesto importante come quello della MotoGP è stato un sogno che si è avverato. Ora mi piacerebbe poter creare qualcosa di unico per Como nel prossimo futuro. Sono nato e cresciuto a Como e voglio far conoscere la mia città in tutto il mondo”.
Nonostante una carriera che lo porta in giro per il mondo, Como rimane il punto di riferimento per Maceroni e una costante fonte di ispirazione. “Como è fondamentale per me. Mi ricarica e il bello è che non mi stanca mai. Ho avuto la fortuna di poter lavorare in tutto il mondo, ma non potrei mai lasciare Como. Ogni volta che sono via sento il bisogno di tornare”.
Oltre ai suoi impegni da solista, Maceroni è una figura chiave della scuola di musica TILT di San Fermo della Battaglia. Con oltre 250 studenti che la frequentano settimanalmente, la scuola testimonia l’impegno di Giulio nel coltivare i talenti locali, promuovendo un mix unico di gioia, sport e musica.
Raffaele Fumagalli, un amico intimo di Maceroni, anch’egli presente allo Stadio, ci racconta la natura poliedrica dell’artista. “Con Giulio non si tratta solo di musica, c’è una forte voglia di divertirsi e di far divertire. L’unione di sport e musica crea una bolla nella quale tutti possono divertirsi”.
Guardando il futuro, Giulio ha progetti molto entusiasmanti. “Non posso ancora condividere nulla, ma presto mi vedrete dall’altra parte del mondo con una grande novità. Sono entusiasta di riportare il mio rock nella mia città e di condividerlo con tutti”.